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«La vaccinazione è uno degli interventi più potenti ed efficaci per la salute e il benessere umano. Ogni anno, le vaccinazioni prevengono circa 2,5 milioni di morti infantili da difterite tetano pertosse e morbillo» dichiara il presidente dell’UNICEF Italia Giacomo Guerrera nel presentare il nuovo Rapporto "Vaccini salvavita. Le campagne dell’UNICEF per la salute dei bambini", lanciato nell’ambito della campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi 100% Vacciniamoli tutti
 
Ogni anno oltre 100 milioni di bambini sotto un anno vengono vaccinati. Ciononostante ancora quasi il 20% di bambini nati ogni anno non riceve le vaccinazioni. La maggior parte di questi bambini vive in alcuni tra i più poveri paesi al mondo.

Alla fine degli anni Settanta il tasso medio di vaccinazione infantile nella maggior parte dei Paesi in via di sviluppo era ancora tra il 10 e il 20%. Ma i più poveri, i bambini più vulnerabili, continuano a essere esclusi, nonostante i rinnovati impegni globali per la vaccinazione infantile universale.

«L’UNICEF e i suoi partner stanno rispondendo a questa sfida con un impegno globale per garantire che i bambini più difficili da raggiungere – la maggior parte in Africa e in Asia – siano vaccinati e che nuovi vaccini siano rapidamente introdotti» ha aggiunto Guerrera.
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Il rapporto include anche un capitolo dal titolo “Il punto sulle vaccinazioni in Italia”, curato dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto Superiore di Sanità.

Vaccinazioni, dati globali


 

Vaccinazioni, i dati sull'Italia

 

«Se parliamo di progressi sanitari di una nazione, la storia dell’Italia, così come l’esperienza maturata dall’UNICEF nel campo umanitario, ci rivelano che poche misure come le vaccinazioni hanno avuto e hanno un impatto straordinario sulla salute pubblica. E poche altre misure oggi offrono un modo più efficace ed efficiente per salvare piccole vite e garantire un futuro alle comunità. Un futuro sano» ha concluso Guerrera.